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Seduzione animale: tecniche di conquista nel mondo animale

Curiosità

Elefante

Quando una femmina è pronta ad avere i piccoli, emana un odore caratteristico. I maschi lo sentono e diventano aggressivi. Si battono fra loro a colpi di zanne e il vincitore ha il diritto ad accoppiarsi con la femmina. Qualche ora dopo, l’elefantessa ritrova la sua famiglia e il maschio torna alla sua vita solitaria.

Tigre

Quando due maschi si incontrano, cercano di impressionarsi a vicenda con minacciose grida rauche o mostrando i denti e gli artigli. Di solito questo è sufficiente perché uno dei due cambi strada. Quando si scorgono da lontano, possono anche soffiare aria dalle narici, con la bocca chiusa. Durante la stagione degli amori, la tigre emette sordi brontolii e ruggiti che servono da richiamo.

Scimpanzé

Gli scimpanzé non hanno, come tanti altri animali, la stagione degli amori. Quando la femmina è in calore, il suo sedere diventa tutto rosa! È un segnale per i maschi. D’un tratto più aggressivi, cominciano a combattere tra di loro. Alla fine, il vincitore se ne va con la femmina. Ma la coppia resterà insieme solo per poche ore, e la futura mamma si occuperà da sola del suo piccolo.

Leopardo

Per attirare il maschio, la femmina lancia piccole grida rauche. Ed ecco che un maschio si avvicina. I due felini si studiano e si strofinano l’un contro l’altro. La coppia resta insieme per diversi giorni. Poi si separa e il maschio torna nel suo territorio. Tre mesi dopo, la femmina dà alla luce i piccoli.

Leone

Verso i 5 anni, il maschio comincia a cercare una compagna. Per regnare su un branco, si allea con un paio di altri giovani leoni. Insieme, sfidano i vecchi maschi in combattimenti a volte violenti. Quando i più anziani vengono battuti, lasciano il gruppo e i nuovi capi si accoppiano con le femmine. Dopo 4 mesi nascono i piccoli.

Orso

Quando l’orsa è in calore, ed è quindi pronta ad accoppiarsi, emette un odore particolare che il maschio riesce a percepire da diversi chilometri di distanza. attirato dall’odore, il maschio cerca di avvicinarla e per farlo deve spesso battersi con altri orsi: il vincitore si accoppierà infine con la femmina. Ma la coppia trascorrerà solo pochi giorni insieme prima di separarsi per sempre.

Mandrillo

Oltre che delle comunicazioni olfattive, il mandrillo fa ampio uso della mimica facciale. La vistosa colorazione del muso, in particolare, ha funzione intimidatoria nel confronto di altri animali e di richiamo sessuale per la femmina della sua specie.

Foca

Le foche grigie si riproducono sulla terraferma o in mare. Per accoppiarsi nell’acqua i due innamorati scompaiono sotto la superficie e risalgono ogni tanto per respirare. Il piccolo si sviluppa nel ventre della mamma per circa un anno.

Gufo

Per avvicinare la femmina il gufo usa richiami diversi, a seconda della specie cui appartiene. Qualcuno emette un gemito, altri lanciano un grido cupo, altri fanno un rumore simile a quello di una sega o al russare di una persona, che nella notte risuonano come strane voci. La femmina, talvolta a distanza di giorni, depone 2 o 3 uova e comincia a covarle. Dopo 35 giorni nascono i piccoli gufi.

Tacchino

Quando il tacchino vuole corteggiare una bella tacchina, danza davanti a lei e "fa la ruota" per dirle: "Guarda come sono bello!" Per questo di una persona vanitosa si dice che "fa la ruota".

Pavone

I maschi hanno un piumaggio più appariscente, spesso bellissimo; per attirare le compagne, il maschio fa sfoggio della propria bellezza spiegando il piumaggio e pavoneggiandosi in punti ben visibili.

Struzzo

Lo struzzo maschio corteggia la femmina eseguendo una danza nuziale; la femmina risponde con movimenti ritmici. Questa danza è molto singolare: esso gonfia le piume e allarga le ali per farle notare quanto sono belle; giunge persino a piegarsi sulle zampe emettendo forti "bramiti". Poi la femmina depone, in una grande buca, da 6 a 8 uova, che vengono covate anche dal maschio.

Pesci nell’abisso

La comunicazione luminosa è strettamente legata alla vita sessuale e serve quindi come mezzo di riconoscimento e di attrazione in vista della riproduzione. Nell’oscurità totale degli abissi, i segnali luminosi di pesci attirano le prede e servono come mezzo di riconoscimento sessuale.

Lucciola

Quando è il tramonto, i maschi della lucciola volano in alto facendo lampeggiare la luce del loro addome; fanno questa danza per richiamare l’attenzione della femmina che, non potendo volare, sta sul prato o, arrampicata su alti fili d’erba, curva sul capo il proprio addome ed emana anch’essa luce fluorescente. Essa risponde con il proprio segnale luminoso, ancora più intenso di quello del maschio. Si instaura così una specie di colloquio a base di lucine intermittenti, secondo un "codice" diverso da specie a specie: variano la durata dei segnali, l’intervallo di tempo fra un segnale e l’altro, la stessa luminosità. I maschi compiono lenti voli di ricognizione; scoperta ed individuata la "lampada dell’amore", vi si dirigono senza indugio. La femmina depone poi sul terreno o nelle cavità dei tronchi piccole uova luminescenti.

Rana

Questo anfibio presenta un certo dimorfismo sessuale che consiste, oltre che nelle minori dimensioni del maschio, anche nella presenza di due voluminosi sacchi vocali esterni che si trovano ai lati del capo, dietro l’angolo della bocca e che sono prerogativa degli individui maschi; negli stessi, inoltre, all’epoca degli amori, si rende più evidente un cuscinetto adesivo scuro, situato alla radice del dito interno dei piedi. Le rane emettono differenti specie di richiami. Il richiamo sessuale del maschio è il più frequente. Dal punto di vista biologico esso è molto importante perché costituisce l’elemento di isolamento tra una specie e l’altra, dato che ogni femmina risponde solo all’appello del maschio della propria specie. Le femmine, nella maggior parte dei casi, sono mute. Alcuni maschi di una specie africana attirano le femmine con forti richiami, gonfiando il sacco gutturale che dà un’enorme risonanza alla voce di questi animaletti.

Farfalla

Le antenne delle farfalle sono sede di organi importanti, primo fra tutti l’olfatto: è appunto grazie alle antenne che i lepidotteri riescono a captare i feromoni sessuali emessi dagli individui dell’altro sesso. Per diffondere i feromoni, la femmina secerne il proprio odore e ne assicura l’evaporazione agitando velocemente le ali. Le molecole dei feromoni sono trasportate dal vento che le disperde. I maschi ricevono questo messaggio chimico per mezzo delle antenne e volano contro vento alla ricerca della femmina. Essi si dirigono invariabilmente verso la sorgente odorosa, seguendo l’aumento delle molecole, la cui concentrazione si accresce progressivamente man mano che l’insetto si avvicina alla femmina che emette l’odore.

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